domenica 17 aprile 2016

Scheda valutazione 001: Martoys/Bburago Alpine A110 , cod. 0101/9101 (1974-1984)





                           Alpine Renault A 110 1/24 Martoys/Bburago
       (le valutazioni considerano un modello in condizioni perfette con scatola) 


Versione Colore Valore Rarità (1-10)
Rally Monte (num 96) Blu Francia 40-50 euro 6
Rally Monte (num 96) Arancio 70- 80 euro 7
Rally Monte (num 96) Blu met chiaro/scuro 90 euro 8
Rally Monte (num 96) Argento chiaro 90 euro 8
Rally Monte (num 96) Verde acido 110 euro 9
Denim Promo (  gr /r. gial) Bianca 70 euro 7
Rally num 70 (r.gial./ r. crom.) Blu Francia 60 euro 6,5

venerdì 15 aprile 2016

Il modello del mese: Williams Fw 14B Bburago (1992-1994) cod.6108


Questo mese la nostra rubrica trattera' un modello diverso da quelli finora recensiti: parliamo infatti di una monoposto di F1, la Williams Fw14b del 1992.
Burago, come di consueto, la riproduce non appena la stagione agonistica va in archivio:



Ecco la classica pubblicita', tratta da un "Topolino" di fine 1992: l' "arma assoluta" di Nigel Mansell e Riccardo Patrese risulta essere ben realizzata, considerando che stiamo parlando comunque di un giocattolo, non di un modello per collezionisti. Notiamo come la bella livrea giallo-blu Camel sia praticamente perfetta; ovviamente mancano le decals delle sigarette Camel... ma tale divieto persiste tuttora anche su modelli ben piu' blasonati. Mancano purtroppo anche gli specchietti, caratteristica comune per tutte le F1 Burago del periodo.
Molto belle tutte le decal, con grafica molto realistica (colpisce il mitico 5 rosso, numero simbolo del pilota britannico Mansell).
Il claim con il quale viene presentata punta l' attenzione sull' unicita' e perfezione del modello e della sua controparte reale: mai fino ad allora una stagione di F1 era stata cosi dominata da una sola vettura, 14 pole position su 16 gare e 10 vittorie su 16 gare.
Analizzando nello specifico il modello vediamo come la vettura sia molto snella e rastremata nella zona posteriore detta "a Cocacola", questo deriva da un lungo studio effettuato in galleria del vento, per ottimizzare la canalizzazione dei flussi d' aria verso il  retrotreno ed il fondo piatto.

La vista dall' alto ci consente di apprezzare la sezione molto profilata ed areodinamica dell' abitacolo, cosi estrema da richiedere l' utilizzo di un volante di piccolo diametro.
Notiamo anche il raffinato alettone posteriore, deputato a generare carico areodinamico a tutta la zona posteriore che si rivela altresì un perfetto spazio pubblicitario per la Canon, famoso marchio di apparecchi fotografici e video.

Le ragioni di una tale supremazia furono di carattere tecnico: la Fw 14b si rivelo' essere la monoposto piu' avanzata del decennio con sospensioni attive regolabili dall' abitacolo a seconda dei diversi circuiti e il controllo di trazione, che ripartiva la potenza del motore in maniera ottimale alle ruote in ogni condizione. Emblematica fu la prestazione ottenuta da Mansell a Silverstone in qualifica: 3 secondi netti sul piu' diretto avversario, un contrariato Ayrton Senna su Mclaren.


Tale vettura era anche molto versatile e facile da mettere a punto. Mansell infatti non era un pilota noto per la sua abilita' nella regolazione del mezzo, ma con la Fw14b riusciva sempre a trovare la messa a punto ideale il primo giorno di prove e subito trarre fuori il massimo risultato possibile, molto spesso una vittoria schiacciante su tutta la concorrenza.
Nella foto sottostante vediamo il pilota britannico attorniato dalla folla durante il giro d' onore a Silverstone 1992, la sua vittoria piu' bella.



 






 Nelle foto sopra, alcune foto della stagione 1992:
 una cavalcata senza precedenti per il Leone d' Inghilterra e la
 Williams Renault.






sabato 5 marzo 2016

Il modello del mese: Ford Escort 1800 Rs Bburago (1978-1983) cod. 0118


Il modello del mese che andiamo ad analizzare questa volta parla inglese: si tratta infatti della Ford Escort Rs 1800 Rally prodotta da Bburago dal 1978 al 1983 in un paio di livree differenti.
Iniziamo come di consueto osservando una pubblicita' tratta da un "Topolino"
del 1978:
  
 In un diorama a tema roccioso- rallistico si staglia il modello in questione, posto sotto la scritta: "Copia chi vince" che rimarca ancora una volta la caratteristica tipica di tutti i modelli della casa brianzola: non appena un' auto assurge agli onori della cronaca, ecco che viene copiata tempestivamente in scala ridotta.
Gia' da questa immagine possiamo notare alcune inesattezze: la livrea rappresentata riproduce una versione da pista e non da rally, divenuta famosa in Germania nella gare di velocità su pista, versione denominata Mampe- Zakspeed.


  Tale configurazione con parafanghi vistosamente allargati ed ampio alettone  posteriore venne utilizzato nei rally solamente una volta e precisamente al Montecarlo 1976 da Roger Clark. In quell' occasione la livrea era pero' la bianca/rossa/gialla Shell.



Passando quindi ad analizzare il modello in questione grazie ad un esemplare in perfette condizioni (appartenente alla collezione dell' autore di questo blog) notiamo subito la larghezza del passo ruote ed il vistoso alettone posteriore, realizzato in plastica a differenza del corpo vettura che è in zamak.





All' anteriore notiamo la mancanza di fari di profondità supplementari ed all' interno la mancanza di un roll-bar di rinforzo a protezione dell' abitacolo.
E' evidente infatti anche la ridotta altezza da terra, assetto tipico da pista: in tale configurazione questa vettura non ha mai affrontato il minimo dislivello!
Nonostante tali pecche e solo due aperture (portiere) il modello ha una livrea accattivante e precisa se confrontata con la sua controparte pistaiola reale; molto bella  altresì la calandra cromata ed i parafanghi allargati.



 Osservando il fondino possiamo notare l' accenno di meccanica stampatovi sopra, efficace pur nella sua estrema semplicità.

Di seguito, ecco l' altra livrea prodotta in contemporanea di questo grintoso modello, presente nei negozi verso il 1982-1983.




Nota esotica:  venne prodotta contemporaneamente su licenza anche in Urss, però con scocca in materiale plastico.

 Tale modello a parafanghi allargati non è mai stato riprodotto nella serie economica "9000" a ruote gialle e finiture semplificate.

 











sabato 23 gennaio 2016

Il modello del mese: Lancia Delta S4 Burago (1986-2004) cod.0115/5115



La nostra rubrica monografica per questa puntata trae spunto da un' importante anniversario: 30 anni fa, proprio in questi giorni, si stava svolgendo il Rally di Montecarlo . Edizione destinata a rimanere nella storia come l' ultima dei "mostri" del Gruppo B, categoria creata nel 1982 e sviluppatasi fino al 1986, interrotta da una serie di terribili incidenti dovuti all' incompatibilità dei percorsi stradali con le devastanti potenze espresse da vetture con quasi 600 Cv.
Regina indimenticata della categoria è senza dubbio la Lancia Delta S4, sviluppata a partire dall' estate 1984 e giunta a maturazione proprio nel corso della stagione 1986.
La Burago, sempre attenta a proporre le ultime novità ai propri clienti, la riproduce in scala 1/24  sul finire dello stesso anno.
Qui sotto vediamo una pubblicita' tratta da un "Topolino" del fatidico 1986:
Possiamo subito notare l' accuratezza con cui viene presentato  il modello, una sorta di scheda tecnica in una decina di punti.

Ancora una volta già da questa immagine, ci accorgiamo che la ditta brianzola ha riprodotto il  modello basandosi sulle foto "press version" della S4, pubblicate  sul finire del 1985.


Come vediamo in queste primissime foto erano state solo gettate le basi del progetto che per 2 anni tenne occupato il reparto corse di Chivasso. La S4 che correra' sul finire del 1985 e nell' '86 sara' ben differente.


 Nelle foto seguenti possiamo osservare più in dettaglio il modello in scala:






Nella vista di 3/4 anteriore possiamo apprezzare come la livrea Martini sia stata adeguatamente riprodotta, tutte le decals sono corrette e rappresentano la vettura numero 7 pilotata da Toivonen/Cresto che ha conquistato quell' edizione del Montecarlo. Tuttavia il posteriore e l' anteriore  (fanaleria) ricalcano quella di una normale Delta HF Turbo stradale. Il modello presenta tre aperture, le due portiere e il pesante cofano posteriore che quasi mai riesce a rimanere aperto per mostrare la bella riproduzione del telaio in traliccio di tubi ed il motore. Sarebbe stato forse preferibile l' adozione del metodo a incastro metti/togli, invece di una semplice cerniera, ma ricordiamoci che tali modelli nascevano come giocattoli più che come modelli da collezione.
Tale modello ha avuto una vita particolarmente lunga, quasi vent'anni di produzione, fino al 2004 in cui si sono succedute più versioni: degne di nota sono per esempio i due kit Esso (nero/oro e, più raro, blu/oro) oltre che l' ultimissima versione denominata "Ferodo", di colore rosso, ove non sono più presenti i loghi "Martini" a causa della crisi Bburago, che aveva perduto i diritti di riproduzione del marchio.




                Le diverse versioni del modello succedutesi negli anni.